L’esposto bipartisan è stato firmato da 43 parlamentari. Si teme la distorsione della concorrenza politica e l’inquinamento del voto democratico Per i parlamentari italiani Meta, la multinazionale che controlla Facebook, Instagram, Threads e WhatsApp, ha un potere eccessivo sulla diffusione dei contenuti politici sui social. "A partire dal 2021, la multinazionale Meta ha iniziato progressivamente a implementare una policy di controllo diretto sull'informazione politica, sociale e civica, prodotta inizialmente per la sua piattaforma principale, Facebook, e poi estesa a Instagram e Threads” si legge in un esposto bipartisan presentato all’Agcom e firmato da 43 parlamentari.
Le criticità evidenziate dai partiti riguardano, tra le altre cose, la distorsione della concorrenza politica e l'inquinamento del voto democratico. Nell'esposto si sottolinea, in particolare, come le politiche di Meta vengano ora applicate “a tutte le pubblicazioni considerate politiche, non solo su quelle potenzialmente pericolose, sensibili o contenenti fake news”. Il timore dei parlamentari, insomma, è che i contenuti politici “sani” vengano oscurati dall’algoritmo di Meta, che per stessa ammissione dell'azienda penalizza tutti i post di natura politica provenienti da account che gli utenti non seguono direttamente.
Nell'esposto si sottolinea, in particolare, come le politiche di Meta vengano ora applicate “a tutte le pubblicazioni considerate politiche, non solo su quelle potenzialmente pericolose, sensibili o contenenti fake news”.
FONTE: repubblica.it
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